Prendete una gara di rally “convenzionale”, di quelle corse da auto preparate e lanciate su asfalto in prove di velocità, regolarità ed endurance, in una sfida all’ultimo secondo tra roadbook, cronometri e rischi di penalità. Ora togliete due ruote dai mezzi in gara (a volte una sola o proprio nessuna, date le categorie “spyder” e “quad”!) e più o meno avrete un’idea di cosa sia il Championnat de France des Rallyes Routiers: un campionato di rally su strada conteso tra concorrenti attaccati ai manubri invece che ai volanti, ma che di base competono con le stesse modalità dei piloti impegnati nelle gare automobilistiche…